Dall’omicidio di di Novi Ligure all’ultimo caso di Giulia Tramontano, ecco quali sono i delitti più discussi dal 2001 ad oggi.
In coda alla serie di cronache che hanno infiammato i telegiornali nazionali, c’è l’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello, nella loro casa di Senago (Milano). Facendo qualche passo indietro, soltanto nel 2000 sono otto gli altri delitti più noti che hanno sconvolto l’Italia. Ricordiamoli insieme.
Il delitto di Novi Ligure
Nel febbraio del 2001, alla periferia di Novi Ligure (Alessandria), il 12enne Gianluca De Nardo e la sua mamma Susy, furono massacrati con 97 coltellate totali, nella loro villa. Ad ucciderli furono la sorella e figlia dei due, l’allora 16enne Erika De Nardo, e il suo fidanzatino all’epoca 17enne Mauro Favaro, detto Omar. Lei aveva 16 anni, lui 17.
Inventarono la storia della la rapina di una banda di ladri albanesi, ma presto e indagini dei carabinieri scoprirono la verità. I due furono condannati a 16 (lei) e 14 anni (lui) dal Tribunale dei minori di Torino. Dopo aver scontato le pene, entrambi si sono rifatti una vita. Lei si è laureata durante la detenzione e ha lasciato la Comunità Exodus di don Antonio Mazzi nel 2011, mentre lui è libero dal 2010 anche se ora tornerà davanti ad un giudice per le accuse di maltrattamenti della moglie.
Il delitto di Cogne
Il 30 gennaio 2002, il piccolo Samuele Lorenzi di soli 3 anni venne trovato morto nel letto dei genitori, nella loro casa nei pressi di Cogne. Era stato colpito alla testa con 17 colpi di un’arma che non è mai stata trovata. Per il delitto, è stata condannata sua madre, Annamaria Franzoni, che si è sempre proclamata innocente.
La donna fu condannata in via definitiva la sera del 21 maggio 2008, quando la Corte di Cassazione confermò la sentenza della Corte di appello di Torino e già quella notte si aprirono per lei le porte del carcere di Bologna.
Nel 2014, la Franzoni è stata ai domiciliari a Ripoli, ma aveva già ottenuto il beneficio del lavoro esterno in una coop sociale e alcuni permessi per stare a casa con i due figli, di cui il minore nato un anno dopo il delitto. La donna ha finito di scontare la pena nel 2019.
La strage di Erba
L’11 dicembre 2006, in una piccola palazzina di Erba (Como), quattro persone vennerobrutalmente assassinate. Le vittime furono Raffaella Castagna, suo figlio di 2 anni Youssef Marzouk, la nonna del piccolo Paola Galli, e Valeria Cherubini.
Per l’omicidio, sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo i vicini di casa delle vittime, i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. Stanno scontando la pena, rispettivamente, nel carcere di Opera e in quello di Bollate.
Il delitto di Garlasco
Il 13 agosto 2007, a Garlasco (Pavia), la 26enne Chiara Poggi venne uccisa nella sua casa. Solo nel 2015 venne condannato l’allora fidanzato della ragazza, Alberto Stasi, dopo le assoluzioni poi annullate, del 2009 e del 2011.
Ora l’uomo dovrà scontare una pena di 16 anni, con la riduzione di un terzo per il rito abbreviato, per “omicidio semplice” dopo l’esclusione dell’aggravante della “crudeltà”. A favore dei genitori di Chiara un milione di danni e 150mila euro di spese legali.
Il delitto di Perugia
Il 1° novembre 2007, la giovane studentessa inglese, Meredith Kercher, venne uccisa nella casa in cui viveva a Perugia. Il suo assassino, condannato in via definitiva con rito abbreviato, è il cittadino ivoriano Rudy Guede.
Gli altri due sospettati, l’americana e coinquilina di Meredith, Amanda Knox, e l’italiano Raffaele Sollecito (con cui Amanda aveva una relazione) – sono stati assolti dalla Corte di Cassazione nel 2016 per non aver commesso il fatto. I due erano stati condannati in appello a 25 anni di reclusione il primo e a 28 anni e sei mesi la seconda.
Il delitto di Avetrana
Ad Avetrana (Taranto), il 26 agosto 2010, la 15enne Sarah Scazzi venne uccisa e gettata in un pozzo. Per l’omicidio, stanno scontando l’ergastolo la cugina e la zia della ragazza, Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Lo zio Michele Misseri invece, è stato condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote.
Omicidio di Yara Gambirasio
Yara Gambirasio, 13enne di Brembate di Sopra, nella Bergamasca, fu ritrovata senza vita in un campo aperto, il 26 febbraio 2011. La vittima era scomparsa il 26 novembre 2010. Dopo anni di indagini e battaglie legali il procedimento giudiziario si è concluso il 12 ottobre 2018 con la condanna definitiva all’ergastolo di Massimo Bossetti, muratore di Mapello, accusato di aver commesso l’omicidio in seguito a un’aggressione sessuale.
L’omicidio di Santa Croce Camerina
Loris Stival, un bambino di 8 anni, venne ucciso il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Fu la madre del piccolo, Veronica Panarello, ad essere condannata a 30 anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato. La donna strangolò il figlio con delle fascette di plastica in casa e poi ne occultò il cadavere in un canalone.